Parola d’ordine: Semplicità!

“Semplice, umile  e normale. È questa la nostra visione e auspicio della figura del futuro sindaco: un “cittadino” tra la gente e della gente. Una persona che la gente vuole tra sè.

Non abbiano ancora trovato questa persona, esiste tra di noi ma soprattutto tra la gente un sindaco “a portata di mano?”. Bisogna lavorare e crederci, se non ci crediamo non ci riusciremo. Ecco che, a questo punto,  è fondamentale la “partecipazione”, il confronto politico, il dibattito sui temi. Bisogna tornare alla politica dei temi e  non delle “persone.

Il nostro problema non consiste in chi è, ma cosa pensa la “persona”: che sia il Sig. Rossi o il Sig, Bianchi. Urge in una realtà “complessa” come la nostra, ricercare il pensiero della gente su cosa vuole fare il Sig. Rossi o il Sig. Bianchi. È il confronto delle idee di entrambi l’unico volano di una ricerca di “partecipazione”.

In 25 anni tutto questo è mancato. La  responsabilità non è solo la scomparsa dei “partiti” nella nostra cittadina, ma anche la mancanza  dei comitati civici.

Insieme  abbiamo fatto “addormentare” la città. È questa  la realtà. Ecco, è arrivato il momento di far risvegliare la cittadinanza.  Svegliare la città, ovvero, impegnarsi in politica al di la degli schieramenti.

Questo  è il nostro slogan: Impegnati, vieni, discutiamo, fai, decidi, parla.  Non  è importante con chi stai, ma che le tue idee vengono ascoltate, discusse e confrontate e  perché no anche realizzate.”

Solitamente è l’ultima domanda che proponiamo ai nostri ospiti: Chi sarà il sindaco di Teverola, un augurio? Al contrario abbiamo preferito iniziare con questa domanda il  dialogo con Stefano Graziano, perché al di la degli stereotipi sulla sua presenza, o meno, sul territorio ci è sembrato invece il cardine di tutto il progetto in essere per avvicinare la politica al cittadino. Un  mezzo, quello di Graziano, che vuole ricucire quello strappo fatto dalla politica ai cittadini del suo “paesino”, diventato Città, ma solo di nome.

Una città, definita “dormiente”, per un quarto di secolo, abbandonata a se stessa con una gestione lontana dalla politica dei cittadini, politica lontana dalla gente, lontana dai bisogni dell’abbiente, del professionista, dell’operaio.

Il fulcro del progetto politico di tante persone vicine a Graziano, è la “partecipazione”. Il coinvolgimento dei cittadini,  nelle decisioni e nelle azioni che li riguardano. Solo  con la partecipazione c’è un  maggior coinvolgimento dei cittadini, alle decisioni future e decisive.

Il coinvolgimento di tante persone, il confrontarsi con le idee,  diventa una condizione importante per tutta la comunità e la responsabilizzazione reciproca: “la nostra mission è la “partecipazione”:  vogliamo far risvegliare le coscienze attraverso il metodo della condivisione: partecipi, decidi, costruirai la tua decisione, parlerai su quelli che sono i temi del paese e solo dopo sceglierai chi ben ti può rappresentare; il tema non è la “poltrona” del  sindaco.”

Quindi non sono gli “scranni” gli interessi prioritari, ma riportare la normalità, di un vivere in comunità, con un grande lavoro di condivisione: “…stiamo lavorando per un programma sulle cose da fare: l’urbanistica, il lavoro infatti in questi giorni ci siamo confrontati con il Commissario Prefettizio per l’adesione al progetto “Lavoro” bandito dalla Regione Campania, che mira già dal 2019, a far arrivare al Comune di Teverola,  40 unità   che andranno a sopperire la carenza di organica dell’Ente e riportare alla normalità le funzioni basilari.”

Per Graziano c’è ancora da lavorare per uscire allo “scoperto” e presentare ufficialmente il progetto ai futuri elettori: “Non abbiamo frontiere, bensì un obiettivo che ci unisce: cambiare il paese, farlo partecipare; stabilire quali sono le priorità e poi verrà il resto. Diciamo no al passato già con il metodo che adottiamo: preferiamo stabilire le cose da fare, stabiliamo le regole, faremo la lista e poi sceglieremo il nostro sindacoSemplice, umile  e normale!

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